lunedì 23 marzo 2009

24 Marzo 1999.

Dieci anni fa, a quest'ora, non lo sapevo...
che un'altra infame guerra, chiamata pure "umanitaria", m'avrebbe portato Jugoslavia in casa...
che avrei conosciuto una bambina, la sua storia e le sue parole...
che un suo sorriso avrebbe dato nome a un libro...
che avrei raccontato di artisti della vita vivi per miracolo, miracolo senza dio né santi, ma roba di uomini e donne, forti...
che uomini sarebbero stati ridotti in umiliazione, quando non in pezzi...
che altri sarebbero scomparsi, poi cercati per sempre, con speranze che si sarebbero fatte illusioni...
che il sogno di una società diversa stava definitivamente crollando, sotto i colpi della menzogna e del servilismo, cose tutte italiane, Alberto Sordi o Totò, Berlusconi o D'Alema, Iraq o Jugoslavia, Afghanistan o Palestina.
Dieci anni fa, a quest'ora non lo sapevo...
che Rosa sarebbe tornata in Jugoslavia per pochi giorni, giorni divenuti, invece, anni...
che la Jugoslavia sarebbe rimasta Serbia, sola ma in compagnia di profughi, disastri, miserie e malattie...
che Jèlena sarebbe rimasta con la piccola Dràgana, sola ma vivendo di illusioni, e le illusioni fanno male...
che Andjela avrebbe perso un dentino a casa mia, ma avrebbe ritrovato il papà, anche se solo in fossa di cimitero, dopo fosse più grandi e affollate di simili...
che Josif, con negli occhi il cagnolino lasciato in Kosovo, mi avrebbe regalato rakija...
che un pallone avrebbe fatto miracoli, ma non su un campo di calcio...
che una luce, sarebbe rimasta accesa per sempre anche nelle mie, di notti.
Dieci anni fa, a quest'ora non lo sapevo...
che Tragedia e Amore vanno insieme, a scavare strade inciampando di vita e di morte.
O, forse, lo avevo solo dimenticato.

martedì 10 marzo 2009

Fiori e Nuvole.

Il ristorante "al Fico Vecchio" era una antica stazione di posta per il cambio dei cavalli.
Sapientemente ristrutturata, aiutata dall'atmosfera suggestiva, unica ed irripetibile che le sue mura cinquecentesche sono in grado di ricreare, è ora luogo caratteristico immerso nei Castelli Romani.
Anni fa, due ragazzi erano soliti rifugiarsi in quelle atmosfere, dove colmavano la loro sete bevendo l'acqua limpida e fresca da una vicina fontanella, che sapevano trasformare in discreta e sensuale. Per gioco, si vollero chiamare Nuvola del cielo e Fiore di bosco, perchè cielo e bosco erano i rispettivi ambienti ideali.
Era il 10 di marzo di ventitrè anni fa, quando tutto ebbe inizio. Primavera si annunciava. Da allora, quei due ragazzi non conobbero inverno.

sabato 7 marzo 2009

Cinquanta, di me.

Cinquanta...
… il numero che, nella Smorfia, è simbolo di pane. Numero importante, dunque, ché il pane è vita...
… per gli antichi Romani rappresentava la Giustizia, in quanto perfetta metà di 100. Equidistante, fra due poli opposti. L'equidistanza... una parola che, spesso, alla Giustizia non rende merito...
… in Fisica, il quinto numero magico, a indicare “completezza”. Non so cosa significhi, ma so che una vera magia deve esserlo, completa. Ad esempio, la magia della vita...
… numero atomico dello stagno, metallo che non ossida, non corrode, conserva cibo, sembra non vivere. Mentre il numero chiamato a indicarlo, di vita ne ha già molta alle spalle...
… i centesimi di euro che fanno tornare alla mente le “mille lire”...
… gli euro per un bravo muratore rumeno che lavora anche 10 ore al giorno. Conveniente. E se dovesse morire sul lavoro, niente fiaccolate per lui...
… gli anni per nozze d'oro di coppie mai stanche di se stesse. O, forse, solo rassegnate...
… le stelle presenti nella bandiera degli Stati Uniti. Assenti tutte le altre, specie quelle distrutte dalle guerre di cui quel paese si è reso responsabile...
… i chilometri orari di velocità massima consentita in un centro urbano, per non fare danni...
… i litri di vino che entrano in una damigiana...
… i gradi alcoolici che dovrebbe avere una buona grappa, ma di quelle fatte in casa...
… i funerali che mio padre, vinto dall'alcool, vide passare davanti a se, durante le sue visioni, pochi mesi prima di morire...
… gli anni vissuti, da quando sono nato. E vorrei ricominciare.